Comunicato stampa

Bär und Tiger

Comunicato stampa

Il prossimo 7 marzo le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne per esprimersi sull’accordo di libero scambio con l’Indonesia. L’accordo rappresenta un’opportunità unica per le grandi, medie e piccole imprese svizzere. Un partenariato forte permette di aprire le porte a nuovi mercati di riferimento, garantendo interessanti sbocchi commerciali. Questo è ancora più importante nei momenti di crisi perché permette di reagire in maniera più diversificata alle difficoltà e ai cambiamenti in atto.

Nuove opportunità

Con 267 milioni di abitanti e una classe media in costante crescita, si stima che l’Indonesia sarà la 4° potenza economica mondiale entro il 2050. L’accordo apre nuovi importanti mercati sia alle PMI che alle grandi imprese svizzere, assicurando dazi doganali più bassi, meno burocrazia e condizioni vantaggiose. Questo rafforza l’industria esportatrice svizzera e, dal momento che gli Stati dell’AELS hanno concluso l’accordo prima dell’UE e degli USA, rende le nostre imprese più competitive rispetto ai concorrenti stranieri. A medio termine, i dazi doganali diminuiranno del 98%; il nuovo sistema si sostituirà a quello costoso e burocratico attualmente in vigore. I produttori svizzeri che esportano in Indonesia, risparmieranno oltre 25 milioni di franchi all’anno. Inoltre, in futuro verranno anche protette meglio le innovazioni svizzere, come ad esempio i brevetti. Questo per settori come quello dell’industria chimico-farmaceutica, così come per molti altri, è di fondamentale importanza. Nel 2019, la Svizzera ha esportato in Indonesia merci per un valore di 488 milioni di franchi (nello stesso periodo ha importato dall’Indonesia merci per 366 milioni di franchi). Questi scambi commerciali, che con questo accordo verranno ulteriormente rafforzati, permettono di creare posti di lavoro in Svizzera.

Parallelamente, questo accordo rappresenta un’importante opportunità per l’Indonesia che, grazie a nuove relazioni economiche, sarà in grado di ridurre la povertà nel paese.

Protezione dell’agricoltura svizzera

Alcuni scettici sostengono che l’accordo potrebbe creare qualche preoccupazione all’agricoltura svizzera a causa di una maggiore concorrenza estera. Per evitare questo scenario, il Parlamento, sostenuto dal Consiglio federale, ha approvato una mozione sull’accordo in modo tale che questo non sia in concorrenza con la produzione locale di oli vegetali e ne possa danneggiare l’agricoltura svizzera. Per queste ragioni, chiariti i punti sensibili, anche l’Unione Svizzera dei Contadini sostiene l’accordo.

Sostenibilità e olio di palma

L’aspetto considerato pionieristico e maggiormente innovativo dell’accordo in votazione riguarda le disposizioni vincolanti in materia di sostenibilità, diritti dei lavoratori e protezione dell’ambiente. Questi rappresentano un passo fondamentale e notevole verso una maggiore sostenibilità. Inoltre, un capitolo molto importante concerne l’olio di palma. Infatti, solo l’olio di palma prodotto in modo sostenibile e tracciabile potrà beneficiare dei vantaggi doganali negoziati. Questo elemento rappresenta una svolta significativa nella giusta direzione: invece di boicottare l’olio di palma se ne incentiva una produzione sostenibile; questo malgrado la Svizzera importi solo lo 0.0001% dell’olio di palma esportato dall’Indonesia (meno di 2 container all’anno!).

Per questi motivi, invitiamo a votare SÌ a un accordo innovativo e vantaggioso per tutte le parti.

 

Marco Martino
Coordinatore del comitato interpartitico cantonale

Per maggiori informazioni: info@si-indonesia.ch